
La cooperativa Altracittà nasce nel 2003 a Padova e diventa, in breve, il punto di riferimento per i detenuti della Casa di Reclusione “I Due Palazzi”.
Delle 50 persone impiegate nelle molteplici attività di questa cooperativa, ben 35 stanno, o hanno, scontato una pena.
Questa poliedrica realtà si rivolge ad aziende, privati ed enti privati, proponendo beni e servizi di vario tipo: dalla gestione, riorganizzazione e digitalizzazione dei documenti, alla catalogazione e gestione di intere biblioteche, alla creazione di cancelleria, accessori, completamente artigianali e personalizzati.
Sul territorio sono attivi anche servizi di rilegatura e restauro libri di carta e gestione dei cimiteri.
In particolare all’interno del carcere è presente il laboratorio di cartotecnica e la legatoria artigianale. Vengono espletate anche mansioni quali l’assemblaggio e il confezionamento su commissione, digitalizzazione dei documenti, gestione della biblioteca della Casa di Reclusione e della Casa Circondariale.
All’interno della legatoria nascono tanti accessori da cancelleria che riportano, come filo conduttore il personaggio, Dado Galeotto, una creazione di un ex detenuto: Graziano Scialpi, venuto purtroppo a mancare nel 2010, era in carcere dal 1996 dove, tra le altre cose, era redattore per la rivista “Ristretti Orizzonti” e grafico per Altracittà. Di sé stesso diceva di non essere un disegnatore professionista. Ma è lampante come Dado sia un personaggio con un anima, che è nato per far sorridere, ma anche per fare riflettere.
I numeri di questa cooperativa parlano da soli: 50 dipendenti, 11 interventi in archivi e biblioteche del territorio, 5 laboratorio di lavoro. Parlano anche i progetti paralleli che la cooperativa avvia: ricordiamo “Abitare ristretti”, il progetto che mira a ripensare per rendere più vivibili e rinnovare gli spazi, diversamente spesso ristretti, del carcere.